Intestino sensibile? Qui i nostri consigli.

Bresaola della Valtellina
Io che soffro di sensibilità intestinale e faccio fatica a digerire gli insaccati, posso includere la bresaola nella mia dieta abituale?

Gentile lettore,

in linea di massima, si può affermare che la bresaola è un alimento molto digeribile, che viene ben tollerato dalla maggior parte delle persone, anche quelle più sensibili e maggiormente soggette a “discomfort” addominale e disturbi gastrointestinali.

Bisogna però considerare che la “digeribilità” di un alimento può dipendere da numerosi fattori, non legati esclusivamente alla tipologia di cibo e alla sua composizione, ma che possono derivare anche da cause individuali, associate, ad esempio, alle abitudini alimentari.

 

I principali elementi coinvolti si possono, infatti, dividere in due gruppi:

1) Fattori alimentari, in cui rientrano:

  • le caratteristiche nutrizionali del cibo e in particolare il contenuto di grassi,
  • la qualità dell’alimento,
  • la quantità consumata,
  • le materie prime utilizzate,
  • il processo di produzione e le tecniche di trasformazione,
  • la corretta conservazione,
  • il grado e il metodo di cottura,
  • l’abbinamento con altri cibi e condimenti.

 

 

2) Fattori individuali, tra i quali:

  • lo stato di salute,
  • la condizione atletica,
  • l’uso di medicinali come gli antinfiammatori (FANS),
  • il momento della giornata in cui si mangia,
  • la cattiva abitudine di mangiare troppo velocemente e masticare poco,
  • il saltare gli spuntini e consumare grandi quantità di cibo a pranzo e /o a cena,
  • una scarsa idratazione,
  • un’alimentazione sbilanciata e povera di fibre, prebiotici e probiotici,
  • stili di vita scorretti (fumo, alcool, sedentarietà, stress).

 

La difficoltà a digerire gli insaccati riguarda più spesso i salumi ricchi in grassi. La Bresaola della Valtellina IGP contiene, invece, appena 2 g di lipidi per ogni 100 g di prodotto e per questo è considerata tra i più digeribili e tollerati.
Il senso di pesantezza e gonfiore non si può evitare, poi, se si mangia in modo vorace. È quindi consigliabile masticare sempre lentamente e dedicare ai pasti almeno 20 minuti.  Tagliare gli alimenti in piccoli pezzi e suddividerli a metà prima di portarli alla bocca. Masticare ogni boccone almeno 10-15 volte e, ogni 5 bocconi, fare una pausa, anche appoggiando le posate al piatto.
 
Infine, è frequente riscontrare problemi digestivi se la qualità dell’alimento scelto non è eccellente, poiché un buon cibo deve rispondere a criteri di freschezza, genuinità e salubrità. Per la produzione della Bresaola della Valtellina IGP vengono utilizzati solo tagli di prima categoria, i più pregiati e teneri, tratti esclusivamente dalla coscia di bovini di razze selezionate – preferibilmente allevati all’aperto e al pascolo e nutriti con alimenti selezionati – e di età compresa tra i 18 mesi e i 4 anni come previsto da disciplinare (che esclude quindi la carne di vacca, scura e non sufficientemente consistente). È una scelta di qualità perché tutti questi elementi – razza ed età dell’animale, sistema di allevamento e alimentazione, scelta dei tagli muscolari più pregiati della coscia bovina (come la punta d’anca) – contribuiscono ad assicurare carni migliori, sia dal punto di vista organolettico (ad esempio per consistenza, morbidezza, fragranza, gusto, colore, magrezza e assenza di nervature), sia da quello nutrizionale (ad esempio per un minor contenuto in grassi). Il marchio di Indicazione Geografica Protetta, inoltre, è la garanzia di un prodotto testato in tutte le fasi di lavorazione: sono previsti numerosi controlli lungo tutta la filiera per assicurare un prodotto di alta qualità al consumatore finale.
 
In conclusione, può certamente includere la Bresaola della Valtellina IGP nella sua alimentazione, scegliendo con cura il prodotto migliore e seguendo i consigli nutrizionali suddetti per aumentare la digeribilità degli alimenti.