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Bresaola della Valtellina IGP, dopo un 2023 difficile con lieve contrazione nei primi due mesi del 2024 cresce sfiorando le due cifre (+9,44%)

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  • La produzione complessiva di Bresaola della Valtellina IGP nel 2023 si è attestata a 11.900 tonnellate (-3,45% sul 2022).
  • L’export rappresenta il 5,09% della produzione (che segna una piccola crescita rispetto al 2022), con un valore di 13,3 milioni di euro (-1,71%). Sono state esportate 603 tonnellate di Bresaola della Valtellina IGP (-1,71%), di cui il 73% nei Paesi ed il 27% oltre i confini dell’Unione Europea. L’export extra Ue registra un +10,7% rispetto al 2023.
  • Il Presidente del Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina: “Si apre un periodo di ripresa con numeri significativi, sinonimo che l’immagine della Bresaola della Valtellina IGP, nonostante la complessità degli scenari attuali, si è mantenuta su elevati livelli di reputazione e che i consumatori amano questo prodotto sinonimo di tradizione e saper fare tutti italiani”

 

Segnali di ripresa e di stabilizzazione incoraggianti: questa la sintesi sullo stato di salute del comparto della Bresaola della Valtellina Igp che, dopo un anno ancora complicato, apre un positivo cambio di direzione. Nel 2024 si registrano numeri positivi. Infatti, il primo bimestre di quest’anno ha segnato un +9,44% di produzione di Bresaola della Valtellina certificata rispetto allo stesso intervallo 2023.

 

Nel 2023, la produzione complessiva di Bresaola della Valtellina IGP riferita alle 15 aziende certificate si è attestata a poco meno di 11.900 tonnellate (-3,45% sul 2022), corrispondente alla totalità della produzione di Bresaola della Valtellina IGP certificata dall’Organismo di controllo CSQA. In totale, sono state avviate alla produzione poco più di 33.256 tonnellate di materia prima (-4,34%), di selezionata provenienza europea e mondiale.

 

Sul fronte valore al consumo, il comparto ha segnato circa 451 milioni di euro (-8,28% sul 2022) con un impatto sulla provincia di Sondrio di oltre 225 milioni di euro. Il settore assicura circa 1400 posti di lavoro e fa parte di un distretto importante per l’economia del territorio, il Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina (sul cui valore totale alla produzione corrispondente a 300 milioni di euro, la Bresaola della Valtellina pesa circa per l’83%). Lato distribuzione, la GDO si conferma il principale canale di vendita della Bresaola della Valtellina Igp (83% della produzione totale).

 

L’export rappresenta il 5,09% della produzione, con un valore di 13,3 milioni di euro (-1,71%). Sono state esportate 603 tonnellate di Bresaola della Valtellina IGP, nei Paesi UE, con il 73% del totale (Belgio, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Rep. Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria) ed extra UE con il 27% del totale (Arabia Saudita, Emirati Arabi, Kuwait, Qatar, Hong Kong, Kenya, Libano, Norvegia, Canada, Regno Unito, Serbia, Svizzera), registrando un +10,7% rispetto al 2023. Sulla crescita dell’extra UE, vale la pena menzionare in incremento di export (e relativo consumo) in Medio Oriente soprattutto nei paesi di religione islamica. La Bresaola della Valtellina Igp, infatti, non conosce barriere religiose grazie al fatto di essere prodotta con carne bovina.

 

Già nella seconda metà del 2023 abbiamo assistito ad una progressiva ripresa dei consumi che nel 2024 sta assumendo carattere di continuità nel segno positivo, dopo un periodo di effettiva contrazione – commenta Mario Francesco Moro, presidente del Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina – L’immagine della Bresaola della Valtellina IGP si mantiene alta e gli italiani (ma non solo) amano questo prodotto prezioso per le sue valenze nutrizionali e perché sinonimo di una tradizione e di un saper fare tutti italiani. Quest’anno, anche in forza del nuovo Regolamento UE che riforma il sistema delle Indicazioni Geografiche, come Consorzio di Tutela ci impegneremo a rafforzare ulteriormente la posizione dei produttori certificati nella catena del valore, per continuare a garantire al consumatore un sistema equo e trasparente, e per contrastare le frodi e l’utilizzo illecito della denominazione”.

Costituitosi il 23 maggio 1998 e riconosciuto dal MIPAAF (oggi MASAF), il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina ha l’obiettivo di promuovere, valorizzare e tutelare la Bresaola della Valtellina IGP in sinergia con le 14 aziende associate. A tal fine, favorisce e organizza iniziative volte a valorizzare il prodotto per accrescerne la rinomanza in Italia e all’estero, collabora, secondo le direttive ministeriali, alla vigilanza, alla tutela ed alla salvaguardia del prodotto da abusi, atti di concorrenza sleale, contraffazioni, uso improprio della denominazione tutelata e comportamenti comunque vietati dalla legge, e sostiene programmi recanti misure di carattere strutturale e di adeguamento tecnico finalizzate al miglioramento qualitativo della produzione. Il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina è socio del Distretto Agroalimentare di Qualità della Valtellina che è Official Supporter dei Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Milano Cortina 2026.

 

 

 

 

 

 

 

 

Questa azione è stata realizzata con il cofinanziamento del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) – PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-2020 DELLA LOMBARDIA -GRUPPO DI AZIONE LOCALE VALTELLINA: VALLE DEI SAPORI 2014-2020 SCARL.