Posso inserire la bresaola nella dieta di un bambino di 4 anni?

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Posso inserire la bresaola nella dieta di un bambino di 4 anni?

Gentile lettrice,


la bresaola non è sconsigliata per un bambino di 4 anni, in quanto la bresaola della Valtellina IGP ha un buon apporto proteico e contiene tutti gli amminoacidi (i “mattoncini” che formano le proteine), anche quelli essenziali, indispensabili per molte funzioni, compresa la crescita, del nostro organismo.
Per l’alimentazione di un bambino, anche la Società Italiana di Pediatria, indica in 40 g il consumo settimanale delle carni lavorate, da preferire bresaola e prosciutto cotto.
Un adeguato apporto di proteine con la dieta, infatti, è essenziale per mantenere l’integrità e la funzione cellulare, per la salute e per la riproduzione, perché sono i principali componenti funzionali e strutturali di tutte le cellule del corpo.
Nelle carni il contenuto proteico varia secondo il tipo e dei tagli disponibili, ed è influenzato dalla razza e dall’età dell’animale, oltre che dei modi di allevamento.
La bresaola della Valtellina IGP ha un contenuto proteico di 33,1 g/100g di parte edibile, contro il 15-30% delle altre carni trasformate e il 18-24% delle carni fresche.
I fabbisogni proteici di bambini e adolescenti sono calcolati tenendo conto di quanto necessario sia per la loro crescita (sintesi di nuovi tessuti) che per il mantenimento di una massa proteica in progressivo aumento. Per un bambino di 4 anni il fabbisogno medio giornaliero è di 0,74 g proteine/kg peso corporeo.
Sarebbe, tuttavia, opportuno non esagerare nelle quantità e nella frequenza di consumo delle carni conservate in genere per il contenuto dil contenutoconservate peer e diconservatemoro organismo e sodio (Na) presente nel sale, necessario alla loro prepazione e conservazione.
La bresaola della Valtellina IGP, tuttavia, ha un contenuto di Na (1600 mg/100 g pari a 250 mg per la porzione di 40 grammi) più basso rispetto ad altre carni lavorate analoghe (da 1760 a 2760 mg/100 g nel prosciutto crudo) e ad alcuni formaggi stagionati (1800 mg/ 100 g nel pecorino).
Per quanto riguarda l’apporto di sodio nella fascia di età tra 1 e 17 anni, l’obiettivo nutrizionale per la prevenzione (suggested dietary target, SDT) è compreso tra 900 e 1500 mg/die, secondo la fascia d’età considerata.
Pertanto, possiamo tranquillamente considerare la bresaola IGP della Valtellina una scelta valida e sicura anche per l’alimentazione dei bambini, purché nel rispetto generale della necessaria varietà delle scelte alimentari e delle porzioni adeguate agli specifici fabbisogni nutrizionali di questa fascia di età.
Per quanto riguarda i bambini più piccoli della scuola dell’infanzia, tenuto conto della possibile difficoltà nella masticazione, si consiglia di tagliare la bresaola in pezzettini piccoli o di avvalersi al meglio della versatilità di questo ottimo affettato. Gli usi della bresaola in cucina possono essere, infatti, molteplici, ad esempio come ingrediente di primi e secondi piatti oppure di piatti unici completi da un punto di vista nutrizionale e spesso assai graditi ai bambini. Può dare, inoltre, quel sapore in più a piatti a base di verdure che invece i bimbi non amano particolarmente, a volte solo perché vengono preparati e presentati in modo triste e poco gustoso.